Paesaggi e lagune
L’isola è circondata da una laguna turchese punteggiata da motu, piccoli isolotti sabbiosi che sembrano galleggiare sull’acqua. Le montagne interne sono ricoperte da una vegetazione lussureggiante, dove si alternano piantagioni di vaniglia, alberi da frutto e sentieri che conducono a panorami mozzafiato. Taha’a è meno turistica rispetto a Bora Bora o Moorea, e proprio per questo conserva un’atmosfera autentica, fatta di silenzi, colori intensi e ritmi lenti.
Tradizioni e vita locale
La cultura polinesiana qui si esprime nei gesti quotidiani: la pesca, la coltivazione, la preparazione dei piatti tradizionali. Le famiglie aprono spesso le porte ai visitatori per mostrare come si cura la vaniglia, dalla fecondazione manuale dei fiori alla lunga essiccazione dei baccelli. È un sapere tramandato di generazione in generazione, che unisce pazienza e rispetto per la natura.
Tre esperienze che raccontano Taha’a:
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Visitare una piantagione di vaniglia e seguire il processo di lavorazione.
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Navigare tra i motu della laguna e fermarsi per uno snorkeling tra coralli e pesci tropicali.
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Assaggiare piatti locali aromatizzati con la vaniglia, dal pesce crudo alla pasticceria tradizionale.
Taha’a oggi
Pur essendo meno conosciuta rispetto alle sue sorelle più celebri, Taha’a sta diventando una meta di nicchia per chi cerca un viaggio autentico. I piccoli resort e le pensioni familiari si integrano con il paesaggio, offrendo un’accoglienza discreta e calorosa. È un’isola che invita a vivere lentamente, a lasciarsi guidare dai profumi e dai racconti, e a scoprire una Polinesia che non è solo cartolina, ma esperienza sensoriale e culturale.


